venerdì 9 settembre 2016

La struttura sociale di un branco

La struttura sociale di un branco di lupi è importantissima. L’accoppiamento, la caccia e l’assunzione del cibo ne sono strettamente legate, così come il controllo del territorio e l’attività ludica. Le prove di cui disponiamo della capacità del lupo di insegnare ai piccoli le tecniche predatorie (e della capacità di questi ultimi di apprendere) inducono a pensare che anche in questa sfera la struttura sociale rivesta un ruolo primario. I lupetti allevati senza una struttura di branco si adattano molto poco alla vita in libertà. In generale, esistono tre strutture sociali separate: una gerarchia di maschi, una gerarchia di femmine e un’organizzazione sociale mista condizionata dalla stagione. E’ tipica la presenza di un maschio “alfa” o primario che domina sugli altri maschi e una femmina “alfa” che prevale sulle altre femmine. Si pensa che questa coppia alfa sia responsabile della riproduzione, benché esista un buon numero di casi sia in cattività che in libertà dove un maschio gerarchicamente subalterno si sia accoppiato con la femmina alfa, suscitando un apparente disinteresse del maschio alfa. Le femmine possono guidare il branco e influenzano sempre in modo significativo le sue attività. Ci troviamo spesso a pensare ad animali come il lupo che, in termini sociali umani, sembrano condividere con noi numerose caratteristiche. Ebbene, per quanto riguarda le femmine, che nelle società occidentali rivestono un ruolo ampiamente subordinato, l’analogia ritengo non regga. Le femmine di lupo non solo possono guidare il branco, ma addirittura sopravvivere a una successione di maschi alfa. Sono le femmine, inoltre, a decidere dove collocare la tana e quindi il territorio in cui il branco dovrà cacciare per cinque o sei settimane. Le femmine giovani sono forse leggermente più veloci dei coetanei maschi e quindi, in alcune circostanze, sono cacciatrici migliori.

Il termine “alfa” però, sviluppato per descrivere animali in cattività, è fuorviante. Gli animali alfa non sempre guidano la caccia, aprono una pista nella neve o mangiano prima degli altri. Un esemplare alfa potrebbe essere tale solo in determinati periodi per una ragione specifica e, va detto, lo è per servire gli altri componenti del branco.

Il lupo è un animale sociale, la sua sopravvivenza dipende dalla cooperazione, non dalla lotta. Gli esseri umani, soprattutto negli ultimi anni, si sono abituati a parlare di “élite dominanti” in ambito lavorativo e altrove, e hanno acriticamente ritenuto che i branchi di lupi si conformassero ai propri schemi mentali. La struttura sociale di un branco di lupi è dinamica, quindi soggetta a cambiamenti, in particolare nella stagione degli amori, e potrebbe capovolgersi in altri frangenti, come nel gioco. La sua presenza è importante durante l’accoppiamento, l’assunzione di cibo, gli spostamenti e il mantenimento del territorio, e sembra avere uno scopo quando i lupi si radunano per rassicurarsi a vicenda degli aspetti positivi del loro stile di vita così come si riflette nell’ordine sociale, in grado di accrescere le possibilità di sopravvivenza attraverso la caccia di gruppo e il controllo naturale della popolazione. Tuttavia, caricare di un’enfasi eccessiva questi presunti aspetti comportamentali come “intimidazione”, “autoritarismo” e giochi di crudeltà psicologica basati su strutture sociali, vuol dire semplicemente confondere gli strumenti di analisi umana con il vero comportamento dei lupi.

Un altro fattore da prendere in considerazione è che i branchi di lupi, come del resto i singoli esemplari, possiedono personalità specifiche. Un branco potrebbe comprendere elementi autoritari, petulanti o persino idioti, e il carattere di alcuni componenti potrebbe rendere l’organizzazione del branco più prussiano o austero di un altro. Ciò assodato, potremmo definire la seguente come una struttura di branco “tipica”: un maschio e una femmina alfa al vertice, magari di quattro o cinque anni; nel mezzo, maschi e femmine subordinati, alcuni sessualmente maturi, i dominanti dei quali sono chiamati animali “beta”; infine, i cuccioli. Componenti subordinati di entrambi i sessi mostrano deferenza agli alfa. I subalterni dello stesso sesso stabiliscono un loro ordine, solitamente con gli elementi di un anno al fondo e uno di due o tre anni in cima. Anche i cuccioli obbediscono a un proprio ordine sociale, indipendente dal sesso.

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